Haifa è il porto principale di Israele sul mar Mediterraneo.
Terza città dello Stato di Israele per numero di abitanti, è un importante porto commerciale e passeggeri, ed un attivo centro di industria Hi-tech.
Haifa è edificata in una baia, che costituisce un porto naturale, e sorge alle pendici del monte Carmelo. Recentemente si è sviluppata fino a raggiungerne la sommità, a circa 200 m di altitudine.
Il Muro del Pianto è il simbolo per eccellenza di Gerusalemme e se si pensa a Gerusalemme immediatamente viene in mente il Muro del Pianto. Esso, ogni giorno, attrae migliaia di ebrei e turisti che vi si recano per depositare i loro desideri e le loro preghiere.
La Via Dolorosa di Gerusalemme segna il percorso che Gesù Cristo, portando la croce, ha seguito dalla sua condanna alla crocifissione, comincia nella zona est di Gerusalemme, vicino alla Porta dei Leoni, e arriva fino al Santo Sepolcro.
Queste sono le stazioni più famose della Via Crucis:
La condanna: stazioni I e II. La prima stazione della Via Crucis segna il processo di Ponzio Pilato a Gesù, seguita dalla corona di spine e dalle frustate, che danno il nome alla Chiesa della Flagellazione. Nella seconda stazione si trova invece la Chiesa della Dannazione, dove Cristo fu costretto a portare la croce.
Le cadute di Gesù: stazioni III, VII e IX. Durante il cammino che Gesù ha seguito, portando la croce, è caduto a terra tre volte. In ogni stazione ci sono cappelle e chiese dove i fedeli si fermano per pregare e ricordare questi momenti.
Gli incontri: stagioni IV, V, VI e VIII. I Vangeli raccontano che, lungo il suo percorso, Gesù si fermò con diverse persone. La stazione IV rappresenta l’incontro con sua madre, la stazione V segna il momento in cui Simone lo aiuta a portare la croce, la stazione VI simboleggia il momento in cui Veronica gli asciuga il viso e la stazione VIII rappresenta Gesù mentre consola le donne.
Morte e crocifissione: stazioni X, XI, XII, XIII e XIV. Le ultime quattro stazioni della Via Crucis si trovano all’interno della Basilica del Santo Sepolcro e rappresentano il momento in cui Gesù viene spogliato delle sue vesti, la sua crocifissione, la sua morte, la deposizione della croce e la sepoltura.
Basilica del Santo Sepolcro. Eretta nel luogo dove, secondo i cristiani, Gesù fu crocifisso e poi sepolto, la chiesa è uno dei luoghi più sacri del cristianesimo. Il visitatore sarà colpito dalla scarsa imponenza di questo edificio, le cui fondamenta sono quelle di un antico tempio dedicato a Venere e dove si trovava una statua di Giove. La scalinata a destra dell’ingresso conduce al Golgota, voce aramaica che significa “cranio”, cioè calvaria in latino e quindi Calvario nella tradizione cristiana.
Le cose da non perdere visitando la Basilica sono:
La Pietra dell’Unzione: all’ingresso principale della basilica si trova la famosa pietra dove, secondo i Vangeli, Gesù fu unto prima di essere sepolto. Ogni giorno centinaia di fedeli da tutto il mondo si affollano intorno alla pietra aspettando il proprio turno per inginocchiarsi e baciare questa reliquia.
Monte Calvario: a destra della Pietra dell’unzione, vi sono delle scale di pietra che conducono ad una stanza rialzata, che rappresenta il Monte Golgota dove Gesù fu crocifisso. La grande roccia dove tutto è accaduto è protetta da un cristallo ed è molto venerata dai cristiani.
L’Edicola: la tomba di Gesù. Il grande mausoleo in marmo che corona la navata circolare della basilica è l’attrazione principale del Santo Sepolcro. Le code per entrare in questa piccola cappella possono essere infinite, quindi vi consigliamo di arrivare di prima mattina. La capienza al venerato letto di morte, infatti, è di sole 4 o 5 persone.
Cupola della Roccia. Chiamata anche Moschea di Omar, questo edificio sacro ai musulmani fu costruito nel 690 circa. La sua cupola d’oro si distingue su tutte le altre costruzioni di Gerusalemme e la roccia al centro della moschea è ritenuta dall’Islam il luogo in cui Maometto ascese al cielo nel suo miracoloso viaggio notturno, come narrato dal Corano. Sulla medesima roccia, Abramo sarebbe stato sul punto di sacrificare Ismaele (Isacco per gli ebrei e per i cristiani) prima di essere fermato da Dio.