Pantelleria

Pantelleria “La Perla Nera” del Mediterraneo!

Quasi a metà strada tra la costa tunisina (67 Km) e quella siciliana (85 Km.), in mezzo al mar Mediterraneo,  sorge l’isola di Pantelleria, la più grande tra le isole satelliti della Sicilia con una superficie di 83 kmq, un perimetro di 51,5 km e un monte chiamato “Montagna Grande” di ben 863 metri di altezza.

L’isola viene definita “La perla nera” del mediterraneo per i colori che la contraddistinguono dovuti alle sue origini vulcaniche, origini che vengono evidenziate da fenomeni vulcanici secondari ancora presenti in diversi punti.

L’opera dell’uomo nel tempo ha finito col caratterizzare in modo evidente la conformazione del territorio. Per combattere contro vento e siccità, utilizzando la pietra lavica, sono stati costruiti i terrazzamenti con i tipici muretti a secco, i giardini panteschi, costruzioni circolari a protezione degli alberi di agrumi dai venti e i Dammusi, abitazioni con il soffitto a cupola per la raccolta dell’acqua.

Le strade dell’Isola sono molto strette e tortuose per cui si consiglia fortemente di percorrerle a bassa velocità prestando molta attenzione.

Cosa vedere a Pantelleria

Il Castello Barbacane

Il Castello Barbacane di Pantelleria sorge nelle vicinanze del vecchio porto e, assieme alle mura, aveva il compito di difendere l’isola

Acropoli di San Marco e Santa Teresa

L’Acropoli (città alta) si trovava sulle colline di San Marco e Santa Teresa, in Via Farchicalà, un luogo strategico per il controllo di tutta l’isola e in particolare del porto. Dai ritrovamenti si può pensare che si tratta di un luogo residenziale dell’antica città di Cossyra, vista, nei reperti trovati,  la presenza di ceramiche e quella di cisterne idriche per la raccolta dell’acqua.

Lago Specchio di Venere

Spostandosi lungo la strada perimetrale, dall’abitato del Capoluogo verso est, dopo pochi chilometri, località Bugeber, si arriva  al lago specchio di Venere, cratere spento di un antico vulcano, uno dei luoghi più affascinanti dell’isola. Il colore dell’acqua va dal verde chiaro al turchese  e lungo la sponda meridionale si trovano sorgenti termali con acque calde cariche di zolfo.

Arco dell’Elefante

L’Arco dell’elefante è senza dubbio no dei simboli dell’isola di Pantelleria. Sembra la scultura di  un elefante sdraiato nell’atto di girarsi verso sinistra, mentre immerge la proboscide nel mare. Si trova nei pressi di Cala Levante.

Parco archeologico dei Sesi

Con il nome  “Sesi”, che in pantesco  viene definito un qualunque mucchio di pietre, sono chiamate delle costruzioni presenti nelle contrade di Cimillia e Mursia, lungo la strada perimetrale che dal Capoluogo porta a Scauri.

Si tratta di monumenti sepolcrali a forma di tronco di cono sormontati da una cupola, costruiti circa 5000 anni fa.

Cala Sataria – Grotta di Sataria

Cala Sataria sorge sul tratto di costa sud occidentale dell’isola, lungo la strada perimetrale che dal Capoluogo porta a Scauri, A ridosso dalla Cala troviamo la Grotta di Sataria, grotta molto grande e leggendaria. Sembra fosse questa la grotta dove Ulisse incontrò la Dea Calipso. Qui sgorgano acque termali, famose fin dall’antichità per la cura dei dolori reumatici e artriti. L’acqua raggiunge i 40° e confluisce in due vasche, una delle quali comunicante col mare.

La Montagna Grande

Al centro dell’isola si trova la Montagna Grande con diversi percorsi che permetteranno di ammirare le bellezze dell’isola e di godere di panorami mozzafiato. Sulla cima, immersa nella vegetazione, si trova la grotta dei Briganti che merita una visita.

La Grotta di Benikulà

La Grotta di Benikulà o del “Bagno Secco” si trova lungo il costone della Montagna Grande, in contrada Sibà, località Benikulà. Si tratta di una vera e propria sauna naturale All’interno della grotta, attraverso una spaccatura della roccia fuoriesce del vapore che raggiunge i 40 gradi. La sauna è una Spa totalmente Gratuita.

Le favare di Pantelleria

A poca distanza da Rekhale, in via dei Soffioni, si possono ammirare le Favare, manifestazioni vulcaniche fatte di getti di vapore acqueo misto a minerali , che spuntano dal sottosuolo attraverso spaccature della roccia. Si arriva alle favare, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio dedicato e una passeggiata di circa 30 minuti.

Balata dei Turchi

La Balata dei Turchi sorge nell’area meridionale dell’isola detta anche “dietro l’isola”.  Si tratta di imponenti scogliere alte fino a 300 metri. Il suo nome Balata, “Balat” deriva dall’arabo e vuol dire letteralmente “lastrone di pietra. Via terra si raggiunge percorrendo una strada stretta, tortuosa e dissestata, ma è proprio questa difficoltà la rende unica.

Martingana

Martingana si trova lungo il tratto di costa denominato “dietro l’isola” perché sul versante opposto rispetto al centro del paese. Luogo caratterizzato da un mare bellissimo, con fondali strepitosi. Purtroppo l’accesso al mare non è semplicissimo quindi sono consigliate scarpe chiuse sia per raggiungere la scogliera e scarpe da scoglio per l’accesso in mare.

Selinunte

Selinunte (Trapani)

Selinunte era un’antica città posizionata sulla costa sud-occidentale della Sicilia, nei pressi della foce del fiume Belice.

Il parco archeologico di Selinunte, attualmente più grande d’Europa, è divisibile nelle seguenti aree: La collina Gàggera, L’acropoli, La collina Manuzza, La collina orientale e Le necropoli.

L’impianto urbano dell’acropoli è suddiviso in quartieri da due strade principali che si incrociano ad angolo retto e sono presenti i resti di alcuni templi insieme ad altre costruzioni secondarie, mentre altri tre templi, precisamente il Tempio E o Tempio di Hera, il Tempio F e il Tempio G o Tempio di Zeus si trovano sulla collina orientale poco lontana.

Sulla collina orientale è presente, inoltre, un piccolo Museo.

 

Segesta

Segesta (Trapani)

Segesta è una antica città di origini Elime che si trova nella parte nord-occidentale della Sicilia.

Sul Monte Barbaro, si trovano i resti della vecchia città che fanno parte del Parco Archeologico di Segesta. All’interno del parco, si possono ammirare un tempio in stile dorico e un teatro di età ellenistica, in parte scavato nella roccia della collina.

Il tempio, anche denominato “Tempio Grande”, è stato costruito sulla cima di una collina, fuori dalle mura della città.

Il teatro, costruito sulla cima più alta del Monte Barbaro, poteva contenere circa 4000 persone e permette di godere della splendida vista sul golfo di Castellammare, con lo sguardo che può spaziare a perdita d’occhio dal mare alle colline e far sognare lo spettatore.

 

Cave di Cusa

Cave di Cusa – Campobello di Mazara (Trapani)

Le Cave di Cusa si trovano nel territorio di Campobello di Mazara, precisamente a 13 km a nord-ovest del Parco Archeologico di Selinunte, del quale fanno parte.

Si tratta di cave di pietra dove veniva estratto il materiale per costruire Selinunte.

Si possono riconoscere e seguire le varie fasi di lavorazione: dalle prime  incisioni circolari, fino ai blocchi cilindrici finiti che attendevano soltanto di essere trasportati.

Oggi, possiamo osservare tutte le fasi lavorative, perché probabilmente nel 490 a.c. c’è stato l’attacco dell’esercito cartaginese che ha causato la repentina fuga dei cavatori, degli scalpellini e degli operai addetti.

Trapani, Castello della Colombaia e dintorni.

Il Castello della Colombaia fu costruito ai tempi della prima guerra punica quale baluardo a difesa dell’ingresso del porto, successivamente fu adibito a luogo di reclusione e rimase tale fino all’anno 1963.

Cornino (TP), lo sbarco della Madonna.

Cornino (TP), Lo sbarco della Madonna di Custonaci

A Custonaci (TP), la settimana che precede l’ultimo mercoledì di agosto, viene festeggiata Maria SS. di Custonaci. Il lunedì viene riproposta la rievocazione storica dello sbarco della Madonna presso la cala della baia di Cornino. Una tavola cinquecentesca, raffigurante la Madonna e il bambin Gesù, trasportata da un veliero seguito da uno stuolo di barche, viene consegnata a pescatori locali su una barchetta e portata sulla terra ferma. Un momento molto affascinante e suggestivo, da vivere assolutamente.


San Vito Lo Capo

San Vito Lo Capo (TP)

San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, è una località balneare famosissima per la sua spiaggia ritenuta da molti una delle più belle dell’Italia intera.

Molte le manifestazioni che si svolgono nella località, tra tutte si ricorda il “Cous-Cous-Fest”.

In zona è anche possibile visitare la Riserva dello Zingaro, un’area naturale protetta.


 

Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala

Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala.

La Riserva naturale regionale delle Isole dello Stagnone di Marsala è una riserva naturale della Sicilia, creata nel 1984 nel territorio del comune di Marsala.

Si estende sulla costa occidentale della Sicilia nel territorio del comune di Marsala, nel tratto di mare compreso tra capo San Teodoro e capo Boeo o Lilibeo. Comprende quattro isole: San Pantaleo (Mothia), Isola Grande, Schola e Santa Maria e le saline costiere San Teodoro, Genna e Ettore Infersa.

Fa parte della riserva una laguna chiamata lo “Stagnone” (da cui prende il nome), caratterizzata da acque molto basse e assenza di correnti necessarie al ricambio delle stesse, di conseguenza, l’acqua, divenuta stagnante, presenta una temperatura al di sopra del normale.

 

 

Erice

Erice (Trapani)

Sulla cima di monte San Giuliano, con  pianta a forma di triangolo equilatero, si trova il piccolo borgo medievale di Erice. Le stradine e i vicoli acciottolati si snodano fitti al suo interno e diventano ancor più suggestivi se attraversati in una giornata di nebbia, caratteristica climatica della cittadina.

Visitare Erice significa perdersi tra mille scorci di stradine basolate, fortificazioni, antiche chiese, conventi, botteghe artigiane, giardini, per poi smarrirsi, sul bordo della cittadina, in panorami mozzafiato verso le isole Egadi, lo Stagnone, le Saline e i campi coltivati di tutta la provincia di Trapani.


Erice Di Giorno

 

 


 

Erice Di Notte

 

Trapani di Notte

Trapani di Notte

 


Trapani di Giorno

Trapani di Giorno

 

Riserva Naturale Orientata delle Saline

Riserva delle Saline

A Sud della città di Trapani si trovano le saline, caratterizzate da una flora e da una fauna notevolissime, che formano la Riserva Naturale Orientata delle Saline di Trapani e Paceco, con vasche per la coltivazione del sale che costituiscono il punto d’inizio dell’itinerario della via del sale.